Anna Maria dedicava alla preghiera, alla meditazione e alla lettura spirituale mediamente due ore al giorno. Non è una mia stima di oggi (sebbene abbia ben vivo il ricordo di quanto pregasse) ma è l’annotazione che Anna Maria stessa fece su di un foglio che un conferenziere (forse un quaresimalista) ci aveva distribuito perché facessimo l’esame di coscienza relativo all’uso del nostro tempo: quanto per il lavoro, quanto per il riposo, quanto per la preghiera etc. Perciò è un dato sicuro. La meditazione della Scrittura era soprattutto fatta al mattino, prima dei lavori di casa; nel primo pomeriggio, se possibile, una breve lettura spirituale; a sera, la preghiera familiare; più tardi altra lettura o lo studio dei documenti del Magistero e infine la preghiera coniugale, che terminava sempre con la recita del Magnificat, in unione spirituale con tutto il movimento delle Équipes Notre-Dame.
… Anche durante le faccende domestiche Anna Maria riusciva a elevare il suo pensiero al di sopra delle realtà banali. Non accendeva la radio, non ascoltava un disco o una cassetta per avere una compagnia esterna; al contrario, scriveva sul suo quaderno di traccia una frase della Bibbia che l’aveva particolarmente colpita durante la meditazione e, se il lavoro lo permetteva, continuava a riflettere, ricorrendo ogni tanto al quadernetto tenuto aperto da qualche parte.
La preghiera familiare occupava un posto importante nelle sue cure di madre. Non abbiamo mai “fatto dire” le preghiere alle nostre bambine; fin dalla nascita, le abbiamo coinvolte nelle nostre preghiere, naturalmente adattate alla loro capacità di comprensione. Abbiamo sempre creduto e constatato che anche i bimbi piccoli riescono facilmente a sentire la presenza misteriosa di Dio, padre amoroso, fratello sincero e spirito vitale nella famiglia. Le nostre preghiere sono state perciò sempre piuttosto serie, e le abbiamo “sfruttate” per aprire il cuore delle figliole alla gratitudine e alla fiducia nel Signore, per aprire il loro cuore al prossimo e come occasione privilegiata di perdono reciproco.
… Nei tempi liturgici forti, poi, Anna Maria preparava, magari con l’aiuto di qualche figliola, dei grandi cartelli con preghiere particolari e li affiggeva alle piastrelle della cucina; li leggevamo poi insieme, dopo cena e potevamo fare anche qualche riflessione personale sul tema. In questo modo Anna Maria riusciva a far vivere i tempi liturgici alle bambine (e a me) in sintonia con la Chiesa.
La preghiera prima dei pasti è sempre stata un’abitudine osservata con scrupolo, anche quando alla nostra mensa sedevano amici di altre fedi o non credenti. All’inizio di un viaggio in automobile si pregava l’angelo custode di chi era alla guida perché l’aiutasse a non creare guai; e se eravamo soli, Anna Maria e io dicevamo il rosario, applicando varie intenzioni di preghiera a ogni decina. Se per strada incontravamo un’ambulanza, Anna Maria aveva sempre una preghiera per il malato. E quante preghiere di lode e di ringraziamento al Signore per la bellezza del creato durante le gite in montagna!
A qualcuno non piace «tirare in ballo il Padreterno tutti i momenti»; noi invece abbiamo sempre pensato che richiamare sovente alla nostra mente la realtà della presenza di Dio nella nostra vita è un grande aiuto per avere il coraggio del bene anche quando esso è difficile e per avere sempre il cuore gioioso. Sono convinto che se Anna Maria fosse stata meno innamorata dello Spirito Santo, non avrebbe avuto la penetrante capacità di giudizio e il luminoso ottimismo che in tante occasioni l’hanno guidata sulla strada giusta. E certamente sarebbe stata meno felice.
La preghiera quotidiana di noi sposi
Fa’, o Signore, che il nostro amore sia puro, completo e costante nella tua grazia; rendi la nostra anima forte e mostraci il disegno della tua volontà affinché possiamo percorrere uniti la nostra Strada fino a Te senza perderci nelle lusinghe del tempo e delle cose.
Serviti anche di noi, Ti preghiamo, per continuare la tua opera di creazione e benedici la nostra famiglia con i doni della bontà, della salute e dell’intelligenza; fa’ che la gratitudine a Te ci sproni tutti e sempre ad amare e servire il prossimo nostro per amor tuo senza pretendere amore o chiedere servizio.
Fa’ che sappiamo vivere in semplicità, schiettezza ed operosità affinché nessuna giornata vada perduta.
Concedici gioie e dolori proporzionati alle nostre forze e nel nostro compito di educatori guidaci con la tua luce di verità, di giustizia e d’amore.
E il giorno della morte ci trovi preparati a godere in paradiso i frutti della tua redenzione e il premio di questa nostra vita, che anche oggi Ti offriamo perché Tu la faccia santa e ci benedica.
Così sia.