AVVENIRE Domenica 8 ottobre 2000, Luciano Moia
“Anna Maria, la santità della porta accanto”. Una donna eccezionale ma, allo stesso tempo, un modello a portata di mano per le famiglie […] Un esempio di eroismo «feriale». […] Per scoprire le sue doti nascoste è necessario avvicinare le persone che l’hanno conosciuta e amata. Come le amiche dell’Associazione Genitori che nei momenti di difficoltà pensano a come, in quel determinato frangente, avrebbe agito Anna Maria e si comportano di conseguenza. O come Anita, la ragazza handicappata che Anna Maria strappò al suo destino di solitudine per portarla fino al diploma e poi a un lavoro sicuro. O ancora come… […]. Ci sarebbe ancora da raccontare qualcosa del suo spirito d’accoglienza, [di quando ospitava in casa chiunque avesse qualche necessità: parenti lontani, amici degli amici, perfino una poveretta incontrata alla periferia di Milano. […]
IL NOSTRO TEMPO 29 ottobre 2000, settimanale della diocesi di Torino, Cristina Siccardi
“Anna Maria, Sposa e madre di meravigliosa normalità. La grazia speciale di Anna Maria, scomparsa dieci anni fa, oggi viene pubblicamente conosciuta grazie al marito … che su di lei ha scritto anche una biografia. La loro è stata una vita coniugale apparentemente normale, ma straordinariamente luminosa, vissuta nella semplicità, nella quotidianità di un rapporto familiare gioioso nonostante fatiche, problemi e sofferenze. […] Quotidianamente Anna Maria dedicava due ore alla lettura della Bibbia, alla preghiera, alla meditazione, allo studio del magistero della Chiesa. Due ore ogni giorno. Eppure aveva una famiglia numerosa a cui badare […]. Apriva la sua dimora a chiunque chiedeva il suo aiuto, senza riguardi per la propria fatica: si fosse trattato di una ragazza madre, di un’anziana malata, di una famiglia povera. Ogni due settimane si confessava, e a tale sacramento si accostava dopo una scrupolosa preparazione, segnando ogni giorno su un quaderno il risultato dell’esame di coscienza. […] Insomma, Anna Maria ha vissuto le personalità di Marta e di Maria contemporaneamente: azione e contemplazione in simbiosi, comunicando a tutti la sua gioia, la sua energia di sposa e madre pienamente realizzata, irradiando quella luce luminosa che un vero cristiano è chiamato a trasmettere sempre. […]
Un episodio raccontato da Paolo: “Lunedì 30 ottobre 2000 il quotidiano di Como “La Provincia” pubblica un articolo su Anna Maria. Lo stesso giorno mi telefona un giornalista del quotidiano concorrente “Corriere di Como” per chiedermi qualche fotografia e il permesso d’intervistarmi, perché vorrebbe preparare un “pezzo” per il giorno dopo. Gli rispondo di no, perché giudico deteriore quel giornalismo d’affanno. «Se la figura di mia moglie interessa davvero – gli dico – si comperi il libro, lo legga e poi venga pure da me». Pensavo che non l’avrei mai visto, e invece il pomeriggio del giorno dopo arriva ed esordisce cosi: «Io non sono credente, ma la ringrazio per avermi costretto a leggere questo libro: è stata una lettura piacevolissima, che ha rovesciato alcune mie convinzioni in fatto di cristianesimo e santità. Sua moglie piacerebbe anche a Giordano Bruno Guerri». Non penso certo che quel giovane dottore in Lettere (allora in attesa di una cattedra) si sia convertito, ma sono felice che Anna Maria abbia in qualche modo parlato al suo cuore. Un altra prova di ciò, oltre le parole riferite, è l’ottimo servizio su cinque colonne pubblicato dal “Corriere di Como” il 2 novembre 2000 a sua firma”, di cui segue una piccola citazione.
CORRIERE DI COMO 2 novembre 2000, Quotidiano di informazione della città e della provincia, Marco Proserpio
“Anna Maria, il miracolo d’una sposa esemplare”. Corale richiesta di beatificazione per l’ “eroismo quotidiano” elogiato dal cardinale Martini e narrato in un libro. Anna Maria non ha mai avuto visioni mistiche. Non ha mai ricevuto le stigmate. Non ha mai fatto miracoli. Anzi, uno si: ha reso unica la sua vita e quella di chi l’ha conosciuta, con la sua allegria e la sua semplicità. E per questo piccolo, grande miracolo che Anna Maria Marchisio ha saputo compiere, il suo nome potrebbe essere annoverato fra i beati.
NOI GENITORI E FIGLI 28 gennaio 2001, mensile di vita familiare.
“Caltanissetta, in scena una Storia di famiglia “Storia narrata a più voci, di una famiglia cristiana contemporanea”. È la brillante invenzione di Giovanni Virone. Lui e sua moglie Fifa sono la coppia responsabile della pastorale familiare per la diocesi di Caltanissetta. […] Musica, parole e immagini narrano la vicenda della famiglia di Anna Maria Marchisio, sposa e madre di cinque figli, una luminosa figura di cristiana impegnata nella vita domestica e sociale. Per promuovere la sua causa di beatificazione è nata anche l’associazione “Amici di Anna Maria”.
LA SICILIA domenica 4 febbraio 2001, Quotidiano
“ “Giornata della vita’ con doppia festa”. Si terrà oggi a Caltanissetta un appuntamento dal significato particolare, che si articolerà in due momenti. Si tratta della XXIII Giornata della Vita […]. Il secondo appuntamento si terrà, invece, all’auditorium provinciale di via Libertà, dove è in programma “La gioia di una vita” […] narrazione delle vicende di una donna, Anna Maria, scomparsa prematuramente, e il cui impegno di dedizione verso il prossimo e carità cristiana sono divenuti punti di riferimento […]. Interverrà anche il vescovo della diocesi, mons. Alfredo Garsia. […]. Un modello di vita e di dedizione, quello di Anna Maria, che quest’anno caratterizza appunto la celebrazione della “Giornata della Vita” a Caltanissetta.
IL SETTIMANALE della diocesi di Como, 27 aprile 2007, Mario Paschi
Anna Maria: perché c’incanta? ” In attesa di un convegno sulla sua vita e la sua spiritualità. Organizzatori del convegno sono gli “Amici di Anna Maria”, riuniti ormai già in numero di 545, in un’associazione che ha sede nella Brianza comasca ma è diffusa in quasi tutt’Italia. Così scrivono nel pieghevole di presentazione:
«La nostra Associazione sente il bisogno di “gridare sopra i tetti” affinché tutti sentano, nella Chiesa e nella società, che la vita può essere vissuta gioiosamente nel matrimonio solo ricercando la santità come obiettivo nella pratica quotidiana. E Anna Maria è un modello, un esempio semplice ma luminoso di questa tensione gioiosa verso la santità: una tensione verso il divino che nulla toglie alla tenerezza umana dell’amore sponsale e materno, ma anzi lo arricchisce di slancio, di fantasia, di energia, di costanza, di serenità».
[…] Anna Maria era molto legata alla diocesi di Como, pur essendo una fedele ambrosiana. Non soltanto era “comasca” nelle annuali vacanze estive in Valtellina, ma anche come madre di cinque guide, scolte e capo inserite nello scoutismo di Como; e per anni ebbe cure materne per un giovanissimo seminarista valtellinese, che ora è prete.
E fu proprio il rettore del Seminario vescovile di Como, don Andrea Caelli, che un giorno del 1999, incontrato casualmente il marito di Anna Maria, molto amabilmente lo rimproverò perché non aveva ancora scritto il libro della sua vita: «Quando si è avuta una grazia così grande come ha avuto lei con sua moglie, è una colpa tenerla per sé, perché è una grazia per tutta la Chiesa». Queste parole fecero effetto: il giorno dopo iniziò la stesura del libro, e da lì parti questa nuova “avventura” spirituale di Anna Maria.
LA PROVINCIA 18 maggio 2007, Quotidiano di Como, Francesca Sormani
Anna Maria, la sua vita diventa caso editoriale”. Alla quarta edizione il libro sulla catechista di Inverigo: ha ispirato un musical, stasera si presenta in biblioteca. Continua a suscitare tanto interesse il libro «Anna Maria, la gioia di una vita», pubblicato dalla casa editrice Ancora e scritto da Paolo Marchisio, marito della protagonista della biografia. Stasera l’opera viene presentata alla biblioteca comunale di Inverigo. Sarà l’occasione per conoscere più da vicino la vita esemplare di questa donna comasca di origini torinesi. Un’esistenza che – secondo le testimonianze dei familiari – era assolutamente “normale”, ma che ha lasciato un segno profondo, per la fede e l’attenzione agli altri. […]
Sembrerebbe, la sua, una storia comune. Ma è proprio la sua semplicità che la rende così straordinaria. Quello che Anna Maria ha fatto nel corso della sua breve ma intensa esistenza era accompagnato da un ottimismo e da una gioia così speciali da rendere ogni suo gesto veramente unico, tale da diventare un esempio mirabile e tangibile per chiunque. […]
Tanti sono i ricordi che Paolo ha affidato alle pagine del libro, come quella tenera promessa «Ti verrò incontro ogni giorno con un bacio» che Anna Maria aveva fatto a Paolo durante il fidanzamento e che ha mantenuto per tutti i ventotto anni del loro matrimonio: ogni sera, […] sempre ridente ed affettuosa. «Quel piccolo gesto quotidiano d’amore era il rinnovo di una scelta, la conferma della fedeltà, la riproposta di un cammino di felicità» ricorda ancora oggi, a diciassette anni dalla morte della moglie, Paolo Marchisio. […]
COPPIE IN CAMMINO Giugno 2007, Notiziario delle Equipes Notre-Dame del Settore Brianza, Rosalba Fontana Baldini, Antonella Nava Carrara, Fabio Carrara
“Perché c’incanta”. Questo titolo (del convegno che si è svolto a Milano il 14 aprile 2007 sulla vita e la spiritualità di Anna Maria) ci ha catturato sin dal primo momento ed è, a nostro parere, la chiave di lettura di tutta la vita di Anna Maria. […] La figura di Anna Maria è in qualche modo “profetica” perché avvicina e chiama ciascuno di noi a una “santità possibile”. … Ciò che INCANTA maggiormente in Anna Maria è la positività, la giocosità, il sorriso, il cuore grande: tutto è miracolo, tutto è meraviglia. Che gioia enorme respirare quest’aria di spiritualità vera, ancorata alla vita e sorretta da una fede e da una preghiera costante. Alcuni interventi ci hanno strappato lacrime di commozione e di gioia
Si è parlato anche di Anna Maria come “donna eucaristica per la sua capacità di spendersi, di donarsi come un pane spezzato, senza riserve, dando tutto con generosità e amore. […] Quanto bisogno hanno la nostra Chiesa e la nostra società di persone che, senza compiere gesti eclatanti, vivano ogni istante della propria vita con rettitudine e responsabilità. […] Anna Maria era “affamata” di spiritualità e tutto veniva di conseguenza. Tutto è possibile dove abita Dio!
IN DIALOGO Luglio 2007, Mensile dell’Azione Cattolica Ambrosiana, Rosanna Bonanomi
Per una Santità dentro casa, l’esempio di Anna Maria. Un patrimonio di santità, quella santità feriale vissuta giorno dopo giorno, che è un segno eloquente della grazia di Dio, un piccolo capolavoro del suo amore: questa, in sintesi, la figura di Anna Maria Marchisio – vissuta in Brianza con la sua numerosa famiglia e morta solo 17 anni fa – tratteggiata da mons. Angelo Riva, vicario episcopale della diocesi di Como, nel convegno a lei dedicato. […] La testimonianza di Anna Maria è stata quella di una vita personale, matrimoniale e familiare fondata sulla fede, radicata sull’azione della grazia, pervasa di preghiera. […] È interessante collegare queste due caratteristiche di Anna Maria, la fede semplice e la tenacia dell’amore, alle due grandi radici spirituali della sua esperienza: i gruppi di spiritualità coniugale e lo scoutismo cattolico. […] Dal sorriso di Anna Maria emerge la trasparenza dei puri di cuore: quelli che, secondo le beatitudini evangeliche, vedono Dio, hanno cioè uno sguardo diverso, luminoso, intenso sulla realtà, sugli avvenimenti e sulle persone.