Anna Maria ebbe sempre un ottimo rapporto col pensiero della morte; non aveva ancora 23 anni il 7 luglio 1960, quando mi scrisse queste frasi: «È così bello che entrambi si abbia amore per le fotografie del passato. Più sono vecchie, più le riprendo fra le mani con piacere. Pensa quando, 60-70enni, riguarderemo insieme le foto di adesso, dello scorso Natale ecc… Chissà se ci saremo ancora a quell’età ? È un pensiero che proprio non mi preoccupa. Quando avremo vissuto cristianamente, educando i nostri figli nell’amore di Dio, e cercando di far sì che la nostra famiglia sia veramente sorgente di amore anche nei confronti dei terzi, credo che il pensiero della morte non ci darà preoccupazione, ma sarà solo l’attesa di un passaggio a maggior felicità. È a questo che vogliamo giungere insieme, nevvero, Paolo?».